Dove si riconosce la propria forza.

Nelle sconfitte. Dove gli insuccessi furon dovuti alla nostra debolezza, ci disprezziamo e ci vergogniamo di essa. Dove invece siamo forti, disprezziamo la nostra sconfitta, ci vergogniamo della nostra malasorte. Abbiamo mai conosciuto la nostra forza nella vittoria e nella fortuna?! Chi non sa che nulla più di essa palesa le nostre più profonde debolezze? Chi dopo una vittoria in battaglia o in amore, non ha sentito trascorrere su di sé come un estasiato brivido di debolezza la domanda: E questo proprio a me, al più debole? Ben diverse quelle sconfitte in serie, nelle quali impariamo tutte le finzioni del risollevarsi e ci bagniamo nell’umiliazione come nel sangue del drago. Si tratti della gloria, dell’alcool, del denaro, dell’amore – dove uno possiede la sua forza, qui egli non conosce il suo onore, non teme il ridicolo e non ha ritegno. […] Un’esistenza corazzata. Chiusi dentro un carro armato diventiamo sordi e inaccessibili, cadiamo in tutti i fossati, attraversiamo tutti gli ostacoli, solleviamo fango e deturpiamo la terra. Ma solo dove siamo così insozzati siamo invincibili.

Walter Benjamin, Strada a senso unico, Edizioni Einaudi, Torino, 2006.

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