Cambiano linguaggio e cornice. Pensiamo al futuro allargando lo sguardo ai macrotrend climatici. Pensiamo al welfare, alle disuguaglianze, alla cooperazione in un contesto che sarà diverso dal presente. Lo facciamo con lo sguardo dissonante de ‘La punta dell’iceberg’ del gruppo Eugenio in Via di Gioia. ‘Completata la globalizzazione diventerà obsoleta anche la memoria. Il futuro sarà chiaro, un’accurata ricerca di mercato: un po’ come essere già morto senza ricordarsi di essere mai nato’.
Nel 2050 saremo tutti vegani
I più fortunati però potranno mangiare gli insetti
Si perchè nel 2050 saremo tantissimi
E tutti un pochino più vecchi
La speranza di vita è cresciuta a tal punto
da non essere un problema la sopravvivenza
Allora bisognerà trovare un modo
Per eludere questa nostra resistenza alla morte
Qualcuno sceglierà le epidemie
Qualcun altro la depressione
Chi la fame, chi il diabete
Chio il tuffo dal balcone.
Quasi tutti i ghiacciai di poli ai confini del mondo saranno sciolti
Nel 2050 non esiteranno più le Maldive Poco importa, andremo in Sardegna a festeggiare le vacanze estive Sommersa l’Olanda, scomparsa Venezia Poco male questo mare così dolce senza sale Diluito così tanto che lo possiamo imbottigliare Lo chiameremo l’oceano globale Amalgamante di tutte le provenienze Colla di ideali in un’unica corrente Che porterà l’asiatico a studiare in Europa a traslocare in Africa Sconfiggere i cowboy e riscoprire l’America Eliminare le differenze di razza, etnia per essere tutti uguali Come i cinesi neri di fronte ai raggi solari
Tutti i ghiacciai ai confini del mondo saranno sciolti Gli animali di tutte le altre specie saranno estinti Tutti I ghiacciai ai confini del mondo saranno sciolti E gli animali di tutte le altre specie saranno estinti
Ma ci saranno le macchine volante! (sì, le macchine volanti) Sfrecceranno ad alta velocità 500, 600 all’ora Le chiameremo turbo libertà per tutti gli stupidi che dicevano “Tutta questa tecnologia vi renderà sciocchi!” Bè non crederanno ai propri occhi!
Case stampate in 3D, depilazione precoce, Niente più peli, congiuntivi, rinoceronti, ingegneri gestionali L’umanità sarà l’unica sopravvissuta ai disastri ambientali Quando tutti i ghiacciai ai confini del mondo saranno sciolti Gli animali di tutte le altre specie saranno estinti
Nel 2050 saremo alieni, cervelli senza mani Non siamo mai riusciti a trovare noi stessi, figuriamoci ad essere umani Evoluti a tal punto da non essere voluti dagli altri Saremo proiettati a tal punto da non avere più bisogno di arti Culture, tradizioni, né libri di storia Completata la globalizzazione diventerà obsoleta anche la memoria Il futuro sarà chiaro, un’accurata ricerca di mercato Un po’ come essere già morto senza ricordarsi di essere mai nato Una cosa strana me ne rendo conto, quasi metafisica Ma col passare degli anni non lasceremo alcuna eredità antecedente alle macchine volanti Ora che lo scibile umano è tutto uscito allo scoperto La testa che spicca fuori dall’acqua non vede il proprio corpo sommerso È la punta dell’iceberg l’iceberg intero, il resto è andato disperso